Videolezioni di
BIOLOGIA
Così hanno avvelenato l’Italia
a cura di Renato Tria
14 aprile 2021
INQUINAMENTO URBANO E DOMESTICO
INQUINAMENTO URBANO E DOMESTICO
07 aprile 2021
L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO
L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO
24 marzo 2021
LA PLASTICA NEI MARI
LA PLASTICA NEI MARI
03 marzo 2021
NAVI A PERDERE
NAVI A PERDERE
01 febbraio 2021
LA TERRA DEI FUOCHI - Prima Parte
LA TERRA DEI FUOCHI - Prima Parte
08 febbraio 2021
LA TERRA DEI FUOCHI - Seconda Parte
A coronamento della mia lezione sulla “Terra dei fuochi”, sul Corriere della Sera dell’11 febbraio 2020 è apparso un articolo a tema, a firma del giornalista Fulvio Bufi, in cui si legge che nelle province di Napoli e Caserta, su una superficie di 426 Kmq, ad oggi, sono presenti ben 2.767 siti di smaltimento di rifiuti, molti di essi pericolosi; e di questi 653 sono stati incendiati.
L’Istituto superiore di sanità ha riscontrato che il 37% della popolazione, che vive nei 38 comuni delle due province, abita a meno di 100 metri dai siti di sversamento. Il territorio è stato, inoltre, diviso in quattro aree e in due di esse sono stati riscontrati notevoli incrementi di tumore al seno, di leucemie infantili, di parti prematuri e con neonati che presentano gravi malformazioni congenite.
Ciò conferma quanto dicevo nella parte conclusiva della mia lezione, che il fenomeno dell’incendio dei rifiuti nel napoletano-casertano non è stato ancora debellato. Anzi è aumentato.
LA TERRA DEI FUOCHI - Seconda Parte
A coronamento della mia lezione sulla “Terra dei fuochi”, sul Corriere della Sera dell’11 febbraio 2020 è apparso un articolo a tema, a firma del giornalista Fulvio Bufi, in cui si legge che nelle province di Napoli e Caserta, su una superficie di 426 Kmq, ad oggi, sono presenti ben 2.767 siti di smaltimento di rifiuti, molti di essi pericolosi; e di questi 653 sono stati incendiati.
L’Istituto superiore di sanità ha riscontrato che il 37% della popolazione, che vive nei 38 comuni delle due province, abita a meno di 100 metri dai siti di sversamento. Il territorio è stato, inoltre, diviso in quattro aree e in due di esse sono stati riscontrati notevoli incrementi di tumore al seno, di leucemie infantili, di parti prematuri e con neonati che presentano gravi malformazioni congenite.
Ciò conferma quanto dicevo nella parte conclusiva della mia lezione, che il fenomeno dell’incendio dei rifiuti nel napoletano-casertano non è stato ancora debellato. Anzi è aumentato.