VINCITORI CONCORSO "20 ANNI CON L'UTE"
Sezione Narrativa La Commissione ha ritenuto di dover assegnare il primo premio ex aequo a due testi, "Il mio primo anno all’UTE di Cassano Murge" e "L'UTE per me" con la seguente comune valutazione: i due testi, con espressioni ovviamente diverse, coinvolgono per la carica emotiva con cui viene vissuta l’esperienza quotidiana nella vita dell’Ute. I ricordi delle passate esperienze, ancora così vivi e radicati nella memoria, rivelano una dimensione di vivace solidarietà, di convinta partecipazione alla socialità che l’Ute intende realizzare, di vivace reale interesse e sentito coinvolgimento per l’eventuale arricchimento culturale. Da sottolineare, inoltre, la cura e l’eleganza espressiva dei due lavori. "L'UTE per me" di Vito Campanale "Il mio primo anno all'UTE di Cassano Murge" di Teresa Palumbo |
Sezione Poesia Il primo premio viene assegnato al componimento "Vind’anne", innanzi tutto perché rivaluta l’espressione dialettale con convinto e sicuro possesso e con partecipata e affettuosa memoria, operazione di non poco valore in sé. Il componimento, sul piano dei contenuti, opportunamente esprime la realtà dell’UTE, ben interpretando i sentimenti dei soci, esprimendo la loro convinta realtà partecipativa, il loro entusiastico ritrovarsi e condividere una realtà collettiva e corale. "Vind'anne" di Lucia Siciliano |
Sezione Pittura Il primo premio è assegnato all’opera "Tango", innanzi tutto per l’originalità del soggetto scelto, ma ancor più per la resa dell’immagine. I colori e i gesti con cui sono stati rappresentati i personaggi trasmettono una profonda intesa che nell’accordo dei passi di danza in realtà diventa profonda concordia fatta di gesti semplici ma carichi di evidente sensibilità e reciproco affidamento nella delicatezza dei due visi accostati. Ammirevole risulta l’abilità dell’autore di rappresentare l’attimo rendendolo significativa condizione di un modo di essere. "Tango" di Rino Volpe |
Sezione Fotografia Il primo premio viene assegnato all’opera dal titolo "Camminando s’impara". L’immagine colpisce per la sensibilità dell’autore che in un semplice dato reale della natura ha saputo cogliere un messaggio positivo di reattiva carica emotiva. Il particolare fissato dallo scatto fotografico suggerisce, infatti, una duplice ideale indicazione: la prima, più strettamente legata all’attuale contingenza, di esortazione alla resilienza; la seconda, più ampia e pur sempre attuale ed urgente, di richiamo ad un costante rapporto di rispetto e di sintonia con la natura, perché essa è comunque la nostra casa. "Camminando s'impara" di Maria Lucia Siciliano |